Oggetti di transizione: l'inizio del gioco

Avrai mai osservato che tuo figlio usa un orsacchiotto, un pezzo di stoffa, un cuscino o un altro oggetto che lo accompagna quando ha sonno, quando dorme o è sconvolto; Può anche succedere che in quei momenti esprima una preferenza per certe parole, gli piace ascoltare una musica particolare o può scegliere tra i tuoi abbracci che solo tu puoi dargli. Questi oggetti e fenomeni sono il suo primo possesso, le porte d'ingresso all'attività ricreativa.

Il concetto di "possesso" ci rimanda a Winnicott, un pediatra e psicoanalista inglese, che afferma che "esiste uno stato intermedio tra l'incapacità del bambino di riconoscere e accettare la realtà e la sua crescente capacità di farlo". Questo stato intermedio viene chiamato spazio di transizione. In esso possono verificarsi fenomeni di transizione o apparire oggetti di transizione: una parola, una melodia, un atteggiamento materno, il lenzuolo della sua culla o qualsiasi altro oggetto a cui il bambino si aggrappa. A volte il oggetto di transizione È la madre stessa. Con queste risorse, sviluppa gradualmente sentimenti di sicurezza.

La posizione di fronte agli oggetti non è di gioco ma di possesso. Lo tiene, lo succhia, lo accarezza, lo bacia, lo getta a terra: resisterà sia all'amore che all'odio e a tutti i tipi di attacchi distruttivi. Sarà il bambino a sceglierlo, non può essere imposto: avrà la possibilità di crearlo. La consistenza, l'odore hanno un significato speciale, quindi consigliamo di non lavarlo. Ti porterà ovunque, sarà sempre a portata di mano; Se lo perdi, provoca tristezza. Questi atteggiamenti di solito compaiono tra quattro e otto mesi per scomparire vicino all'anno, anche se è normale che alcuni bambini mantengano quella bambola o quel cuscino per diversi anni, più come un ricordo, come una reminiscenza, che come oggetto di attaccamento.

il oggetti di transizione Sono normali e segni di una buona integrazione psichica. Quando i processi di discriminazione consentono al bambino di differenziare maggiormente tra sé e gli elementi del mondo esterno, stabilirà quindi relazioni di gioco e non di possesso con gli oggetti.

Ricorda: il gioco è importante, è l'attività per eccellenza del bambino e implica la salute.