In che misura è efficace il vaccino pneumococcico?

Recentemente è apparso nel Rivista di cure primarie pediatrica, una pubblicazione ufficiale dell'Associazione spagnola di pediatria per cure primarie, un articolo interessante che ha sollevato proprio la questione fino a che punto il vaccino pneumococcico è efficace, soprattutto nella sua versione eptavalente, che è stata utilizzata fino a poco tempo fa.

La risposta dello studio è che dovrebbero sorgere dubbi sul fatto che questo vaccino sia il modo migliore per combattere lo pneumococco poiché ci sono molti sierotipi per i quali non protegge e la sua introduzione concorda con un aumento dei casi per vari motivi che vengono analizzati in dettaglio.

Per svolgere il loro studio, gli specialisti sono andati alla ricerca in letteratura su MEDLINE e hanno rivisto gli articoli pubblicati sull'evoluzione della malattia da pneumococco dopo l'introduzione del vaccino eptavalente coniugato pneumococcico. Allo stesso modo, hanno esaminato i bollettini epidemiologici dell'Istituto sanitario Carlos III e hanno analizzato i dati relativi alla malattia pneumococcica invasiva, nonché quelli che si riferiscono all'incidenza della meningite pneumococcica e dei versamenti pleurici parapneumonici.

Questo vaccino, che è stato utilizzato nella sua formulazione eptavalente con scarso risultato ed è attualmente disponibile anche in una versione a 10 valenti, con la commercializzazione di 13-valenti in programma per quest'anno, mira a ridurre il rischio di infezione nelle malattie derivate da Infezioni da pneumococco: batteriemie, meningite e versamenti pleurici da pneumococco.

Tuttavia, i dati non sono stati finora positivi, poiché le infezioni non sono state ridotte e la loro efficacia, a causa della varietà di sierotipi o del basso tasso di vaccinazione, non è stata sufficiente secondo questi dati secondo i dati ufficiali.

La conclusione degli autori è che i pediatri dovrebbero offrire informazioni complete ai genitori la reale efficacia della protezione dei vaccini pneumococcici, specialmente nella versione eptavalente, raccomandando un'analisi più approfondita della raccomandazione delle versioni che includono più sierotipi.