Lingua dei segni per non lasciare l'unico bambino sordo in città

La necessità di comunicare con gli altri, la sensibilità, l'empatia per integrare coloro che hanno più difficoltà sono comportamenti che ci umanizzano e che troppo spesso dimentichiamo.

in Gualba, una città di Barcellona di millecinquecento abitanti, non hanno dimenticato l'unico vicino sordo della città al momento della programmazione della festa della "notte delle streghe" e Sono riusciti a fare tutti gli spettacoli adattati anche per lui attraverso il linguaggio dei segni.

Gualba ha millecinquecento abitanti registrati ma il “Nit de Bruixes” il 30 luglio, c'erano più di cinquemila partecipanti alla sua festa.

Per il quarto anno consecutivo hanno celebrato la "Notte delle streghe" con storytelling, sfilata di giganti e bighead, giochi, bancarelle di cibo e artigianato e la rappresentazione notturna della leggenda locale "Las brujas de la Gorge Negre".

Ma per il primo anno si sono preoccupati molto che nessuno dei suoi vicini si sentiva escluso, nemmeno l'unico vicino sordo, di undici anni.

Conta in lingua catalana di #firabruixesgualba @baix_montseny @la_vila_digital @ EL9NOU_VOr pic.twitter.com/Qqj7blHP7J

- Ajuntament de Gualba (@gualbainfo) 30 luglio 2016
"Non sapevo dove andare quando è salito sul palco per ringraziare la gente", ha detto sua madre.

L'intera città era eccitata, alcuni non riuscivano nemmeno a trattenere le lacrime.

A questo approccio integrativo alla festa hanno partecipato il municipio e varie associazioni del comune ed è stato sicuramente un successo, infatti, più persone sorde (tra cui una ventina di bambini) sono venute per la prima volta a sapere come si erano integrate Questa festa, per la prima volta, le persone con problemi di udito.

Un ambiente amichevole e festoso per tutti è evidente che si ottiene solo con la solidarietà di tutti, come in questo caso, si spera sia molto contagioso e possiamo leggere molte altre notizie come questa.