Maternità invisibile: intervista a Laura Gutman

Laura Gutman È terapeuta e scrittrice di famiglia. Ne abbiamo già parlato in molte occasioni. In questa occasione ti porto questo video che contiene un'intervista che viene condotta e in cui affronta alcune questioni su cui propongo una riflessione comune: l'invisibilità della maternità nella società di oggi.

La sua tesi è che la maternità ci rende invisibili alla società e non ci valorizza per essere madri, ma per altre attività che facciamo esternamente: studi, sviluppo professionale, successo sociale. Pertanto, inconsciamente, sebbene siamo formati come madri nella genitorialità e nell'educazione, cerchiamo il riconoscimento esterno di cui abbiamo bisogno per sentirci apprezzati nelle aree in cui la società applaude.

Laura Gutman spiega anche che la maternità non dovrebbe essere un luogo di sottomissione e debolezza. Ritiene che i grandi progressi sociali che hanno permesso alle donne di studiare, partecipare alle decisioni politiche e al lavoro ci abbiano costretto a lasciare un altro lato a un livello secondario che ci rende anche molto potenti e preziosi.

Essere madri ci rende molto importanti, ci fa sentire potenti e validi, oltre a diventare persone fondamentali per il progresso delle società perché la felicità e la salute delle generazioni future dipendono da noi. Ecco perché essere una madre e prendersi cura dei nostri figli, sia che lavoriamo o meno lontano da casa, devono essere nuovamente considerati un valore sociale.

Ritieni di essere socialmente apprezzato o, come sostiene Laura Gutman intervista, maternità (e paternità) sono invisibili?

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