Condannato a pagare 120.000 euro per aver licenziato una donna incinta

Oggi vi porto felice, la notizia di una frase esemplare che ha condannato un'azienda a risarcire una madre con 120.000 euro e riammetterla nella sua posizione.

Le madri con bambini piccoli e le donne in gravidanza sono vittime di procedure sleali in alcune aziende, che vanno dalle molestie sul posto di lavoro al licenziamento.

Tuttavia, ci sono pochi che decidono di lottare per difendere i propri diritti, data l'idea, spesso basata, di non essere in grado di fornire prove sufficienti o che, la riammissione trasformerebbe il loro lavoro professionale in un incubo. Tuttavia, la legge deve essere dalla tua parte come è successo in questo caso.

Il tribunale sociale numero 6 di Valencia ha condannato una compagnia per riammettere un lavoratore licenziato durante la gravidanza e per compensarla con 120.000 euro per i danni causati.

Il caso è ancora più sanguinante. Questa madre era già stata licenziata l'anno precedente, nel giugno 2009, mentre era in una giornata ridotta per prendersi cura del figlio maggiore. La società ha asserito cause economiche, ma la Corte numero 7 ha ordinato la sua riammissione, considerando il licenziamento nullo.

La madre, che era di nuovo incinta e la compagnia ne era a conoscenza, è tornata al lavoro il 3 maggio 2010 ma il giorno successivo ha ricevuto una nuova lettera di licenziamento.

E ancora, ha rivendicato i suoi diritti, decidendo ora che la Corte sia riammessa e risarcita con 120.000 euro per i danni causati.

Sono molto contento di questa frase e mi congratulo con il giudice che l'ha adottata, perché abbiamo bisogno che la protezione dei diritti del lavoro delle madri sia qualcosa di reale e che tutti sappiamo che saremo riconosciuti. Solo questo tipo di frasi farà sì che le donne non abbiano paura di lamentarsi e che le aziende ci pensino molto prima di discriminare le madri. E, naturalmente, mi congratulo con questa coraggiosa madre che è un esempio per tutti.

Se i giudici falliscono a favore delle donne discriminate come è successo in questo caso, in cui l'azienda deve riammettere il lavoratore e risarcirla con 120.000 euro, le cose cambieranno e la nostra società sarà più giusta ed equa.

Video: Diciottenne sotto psicofarmaci fa il dito medio al giudice: condanna esemplare (Potrebbe 2024).