Pedro Duque richiede programmi di formazione per i bambini che li motivano e li avvicinano alla scienza

Pedro Duque Poco appare nei media e sappiamo già che è essenziale sviluppare le capacità STEM tra i bambini, quindi esaminerò alcuni dei risposte che offriva un importante mezzo di comunicazione su Internet che ha anche un'interessante sezione di scienza con vari articoli.

Ciò che ha attirato la mia attenzione nell'intervista con Pedro Duque è che lo è preoccupato per l'educazione dei più piccoli programmi impegnativi che motivano, eccitano e sono interessanti per loro. Spiega anche questo l'università spagnola è molto buona e competitiva e che coloro che offrono formazione tecnica hanno accordi con quelli di altri paesi per facilitare lo scambio e l'arricchimento tra gli studenti. Per Pedro Duque le relazioni PISA sono un buon riferimento e chiaramente la Spagna non si riflette bene in esse. Ecco perché lo chiede garantire che l'educazione pubblica sia in grado di produrre i migliori ingegneri e che questo non è solo un compito privato. E, secondo Pedro Duque, "non esiste una statistica che affermi che i bambini ricchi siano più intelligenti dei poveri e abbiamo bisogno del meglio".

Pedro Duque spiega anche che, sebbene tutti i bambini vogliano essere astronauti, ci sono molte uscite interessanti derivate dall'allenamento STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica): "possono essere scienziati, ingegneri missilistici, persone che fanno calcoli orbitali, ecc." E che "i bambini devono mantenere l'illusione".

Cos'altro Pretendo Pedro Duque deve essere incoraggiato a farlo Diventa animatore e divulgatore di Scienze in Spagna e questo appare in molti più media. Ad esempio, la facilità di Paolo Néspoli di parlare per più di tre ore raccontando esperienze e coinvolgendo i partecipanti, è straordinaria. E così, come è accaduto negli anni '80 in televisione in Spagna, quando Pedro Duque probabilmente prese la sua decisione di fare l'astronauta, un maggior numero di divulgatori prospererà o sarà incoraggiato a farlo.

Poiché il problema attuale non riguarda solo i media, a mio avviso è responsabilità di coloro che hanno grandi esperienze da raccontare incoraggiati a sviluppare questo compito, erculeo, di diffusione e mobilitazione. Nel frattempo ci accontenteremo di leggere Pedro Duque, poco, sulla stampa sebbene seguiamo con grande attenzione la diffusione che l'ESA sta facendo, ad esempio, di Science usando il suo sito web dedicato ai bambini.

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