Dare antibiotici alla madre durante il parto altera la flora intestinale del bambino

In circa il 30 percento delle nascite, alla madre vengono somministrati antibiotici alla nascita quando è stata rilevata un'infezione con i batteri dello streptococco nelle ultime settimane di gravidanza. Questo batterio non provoca danni alla madre, né se viene a contatto con la pelle del neonato durante il parto, ma se passa nei suoi polmoni potrebbe avere gravi conseguenze causando polmonite e sepsi neonatale.

Dare antibiotici alla madre durante il parto È una misura raccomandata da SEGO per prevenire questo rischio, ma secondo la ricerca condotta dal Consiglio superiore per la ricerca scientifica (CSIC), anche alterare la flora intestinale del bambino aumentando il rischio di soffrire di diverse patologie.

La colonizzazione iniziale dell'intestino del bambino dopo il parto è la chiave della tua salute. All'interno del sacco amniotico, si trova in un ambiente sterile, ma alla nascita il suo intestino è colonizzato da diverse comunità microbiche in base al modo in cui è nato (il bambino nato vaginalmente è colonizzato dai batteri della madre quando attraversa il canale del parto , quello nato dal taglio cesareo n.), come viene nutrito, ecc. L'ideale per il corretto sviluppo del sistema immunitario è quello di "contaminare" i microrganismi di tua madre, cioè nascere vaginali e nutriti con latte materno.

Secondo lo studio CSIC pubblicato sulla prestigiosa rivista Journal of Pediatrics, uso perinatale di antibiotici, compresa la profilassi intrapartum, altera il processo di creazione della flora intestinale o del microbiota nel neonato almeno durante il primo mese di vita.

Per verificarlo, il team di ricercatori ha studiato le feci di 40 neonati, 27 prematuri e 13 a tempo pieno, durante i primi tre mesi di vita. Hanno analizzato la flora intestinale grazie alla massiccia tecnologia di sequenziamento del DNA e hanno trovato piccole quantità di microrganismi commensali, come bifidobatteri e batteroidi, che fanno parte del normale microbiota, noto come "batteri buoni". Questo è stato anche molto più pronunciato nei bambini prematuri.

Queste nuove scoperte mettono sotto la lente d'ingrandimento la comodità di usare gli antibiotici proprio al momento del parto e aprono la strada a nuove strategie di intervento che proteggono il bambino da gravi infezioni e allo stesso tempo limitano l'impatto sulla sua flora intestinale.