Se sei asmatico, non trascurare il trattamento durante la gravidanza

Molte future mamme asmatiche riducono il loro trattamento e addirittura lo abbandonano perché temono che possa influenzare il futuro bambino. Gli esperti avvertono dei pericoli connessi alla mancata esecuzione del trattamento e indicano che questa azione potrebbe essere la causa di alcuni gravi problemi sia nella futura madre che nel bambino.

Uno studio preparato dai membri della Facoltà di Medicina dell'Università di Varnderbilt (Stati Uniti), indica che un errore nel trattamento dell'asma della futura madre, come l'interruzione dell'assunzione di farmaci, può portare a gravi problemi derivanti dalla mancanza di ossigeno.

L'asma è una delle malattie che complica una gravidanza con più frequenza, per questo motivo è stato condotto uno studio esaustivo che fornisce dati affidabili sull'importanza di mantenere il trattamento nonostante la gravidanza. Sono state seguite 8.149 donne asmatiche di età compresa tra 15 e 44 anni. Le donne hanno fornito dati sul trattamento seguito prima e durante la gravidanza fino alla 26a settimana di gravidanza. Inizialmente, fino all'83% delle future mamme ha seguito correttamente il trattamento, ma a partire dalla settimana 13 di gestazione, fino al 22,9% ha smesso di assumere gli antinfiammatori per inalazione usati per migliorare la malattia.

Secondo lo studio, non è chiaro il motivo per cui le future mamme smettono di prendere il trattamento, ma i sondaggi indicano che la paura di danneggiare il futuro bambino con i farmaci è ciò che realmente prevale.

Gli specialisti indicano che è molto importante e necessario che le donne in gravidanza mantengano un adeguato controllo dell'asma e assicurino che utilizzino i farmaci appropriati attraverso le raccomandazioni degli specialisti. Prendere una decisione da soli senza soppesare i rischi, può portare a gravi problemi per il futuro bambino, sono i medici che sono addestrati a consigliare ciò che dovrebbe essere fatto per il bene del nostro bambino.

Video: Bronchite: come difendersi (Potrebbe 2024).