L'UNICEF indica che in India il tasso di malnutrizione infantile è superiore a quello del continente africano

Quando i paesi del terzo mondo ci menzionano occasionalmente, vengono in mente i vari paesi che compongono il continente africano, quando parliamo di malnutrizione infantile, alcuni dei paesi che vengono citati più comunemente sono l'Etiopia o la Somalia. Tuttavia, la realtà è quella il paese del re in termini di livelli di malnutrizione infantile è l'India.

Come ci dice il Ministero della Salute dell'India in un rapporto che è stato sostenuto dall'UNICEF (Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia), il paese ha un tasso più elevato di malnutrizione infantile rispetto a quello presentato dal continente africano, nonostante il fatto che in India ci sono infrastrutture migliori e maggiore capacità economica, "non dobbiamo dimenticare che per la ricerca nucleare o per costruire i loro confini se ci sono mezzi". Fino al 46% dei bambini in quel paese con un'età inferiore ai 3 anni è malnutrito, questo fatto è sorprendente e suggerisce il piccolo sforzo compiuto dal governo indiano per alleviare la situazione. Nell'Africa sub-sahariana, con minori risorse e risorse, hanno il 35% di bambini malnutriti e se menzioniamo l'Etiopia, la loro situazione è circa il 40% della malnutrizione infantile e bisogna tenere conto del fatto che è un paese che ha scarse risorse e povertà estrema.

La radice del problema sta nella qualità del cibo e nella frequenza con cui i bambini indiani mangiano, e non si tratta solo di riempire le pance in modo che non abbiano fame, forse le autorità indiane dovrebbero condurre campagne di educazione nutrizionale per ridurre Per quanto possibile questa situazione. In effetti, le scarse conoscenze in materia di salute e nutrizione comportano un tasso di mortalità infantile più elevato.

Va anche detto che l'enorme sforzo sviluppato da alcune ONG ha consentito di non aumentare ulteriormente questo tasso di malnutrizione e mortalità infantile.