La morte è uno dei temi tabù che rimangono nella nostra cultura. Sembra che nell'era dei progressi tecnologici e della società del benessere, le allusioni alla morte non abbiano spazio.
Ma la cosa brutta della morte è che non è necessario parlarne per apparire. Nell'ambiente del bambino può sempre sorgere e, se hai abbastanza maturità per soffrirlo, puoi anche fantasticare su di esso. Nana Vieja è una storia che ti dà l'opportunità di sperimentare nella tua immaginazione Un'idea terribile ma reale e inevitabile.
Attraverso una favola con animali, l'esperienza di una nonna e una nipote viene raccontata insieme nei loro ultimi giorni. Parla di affrontare la morte con coraggio e responsabilità, lasciando come segno nel mondo una trasmissione di conoscenza e atteggiamenti verso gli altri.
È una lettura emotivamente difficile che avvantaggia innanzitutto i genitori, ma che, quando sorge l'inquietudine nel bambino o quando pensiamo che sia conveniente anticipare un processo di lutto (il processo che viene elaborato quando una persona cara si perde) avendo qualcuno Parente malato, possiamo lasciarti a portata di mano.
Sebbene il soggetto sia così triste, il modo di esprimerlo senza eufemismi o schiettezza ma con un atteggiamento vitale, sembra un impegno a trattare i bambini con il rispetto che sono esseri che hanno bisogno di capire il mondo per viverci.
Secondo me, educare le "piccole persone" che affrontano problemi e difficoltà dalla coscienza, è un privilegio che daremo loro per tutta la vita.
Un ultimo riferimento alle caratteristiche della storia è che le immagini completano perfettamente il testo e che la parola morte non appare una volta.
32 pagine | ISBN: 980-257-234-9 | 12 euro