Le tecniche di riproduzione assistita causano più difetti alla nascita?

Uno studio completo è stato appena pubblicato nel New England Journal of Medicine che ha cercato di rispondere alla domanda di se le tecniche di riproduzione assistita sono correlate a una percentuale più elevata di difetti congeniti e problemi come la paralisi cerebrale e altri rilevati prima del quinto compleanno del bambino.

La ricerca è stata condotta su oltre 300.000 gravidanze e ha analizzato fattori come i problemi di fertilità prima della gravidanza, il concepimento con metodi naturali, la fecondazione in vitro e l'iniezione intracitoplasmatica, tenendo conto del problemi rilevati nei bambini nati e in gravidanza che non hanno raggiunto il termine sempre con pesi superiori a 400 grammi e età gestazionale superiore a 20 settimane.

La conclusione è stata che le gravidanze con metodi naturali avevano percentuali più basse di difetti alla nascita, seguite in modo non significativo da quelle prodotte dalla fecondazione in vitro. Tuttavia, i tassi di difetti fetali erano più elevati nel gravidanze con iniezioni intracitoplasmatiche raggiungendo quasi il 10 percento dei casi.

Lo studio, tuttavia, non conclude che necessariamente la tecnica sia la causa di questa percentuale più alta di difetti alla nascita, ma potrebbe piuttosto essere attribuita a fattori multicausali, evidenziando la bassa qualità dello sperma maschile, che sono precisamente ciò che rende necessario l'uso di questa tecnica.

La conclusione fondamentale è che, data la realtà di questi rischi, i genitori che vengono al trattamenti di fertilità devono essere a conoscenza dei dati per assumere il aumento della probabilità di questi difetti alla nascita e problemi associati alla nascita.