Il bambino già "parla" nella sua mente prima di pronunciare le prime parole

I più piccoli ci guardano attentamente quando parliamo, quando cantiamo, quando cantiamo. Guardano la bocca e sembra che vogliano muoversi come noi, vogliono imitarci, vogliono parlare. E, in un certo senso, lo fanno. I bambini "parlano" nella loro mente prima di pronunciare le loro prime parole, come ha dimostrato uno studio recente.

Le interazioni sociali e lo stile "esagerato" con cui si parla di solito ai bambini li aiutano alla loro abilità linguistica: i suoni del linguaggio stimolano le aree cerebrali responsabili del coordinamento e della pianificazione dei movimenti del linguaggio a sette mesi, quando cibano solo.

Questo è uno studio pubblicato sulla rivista "Proceedings of National Academy of Science", preparato da ricercatori presso l'Istituto di apprendimento e scienze del cervello dell'Università di Washington. Afferma che semplicemente ascoltando, il cervello del bambino viene attivato per cercare di capire come vengono fatti i movimenti corretti per articolare.

È un meccanismo cerebrale che inizia intorno ai sette mesi del bambino, proprio quando i bambini iniziano a essere più sensibili alla propria lingua madre (o lingue), distinguendolo dalle altre lingue straniere.

Nell'esperimento, gli autori hanno misurato l'attività cerebrale dei bambini attraverso una tecnica non invasiva chiamata magnetoencefalografia. I piccoli, dai 5 ai 7 mesi e dagli 11 ai 12 mesi, hanno ascoltato una serie di sillabe da lingue native e straniere, inglese e spagnolo, come "da" e "ta", e i ricercatori hanno registrato le loro risposte cerebrali.

Pertanto, hanno visto l'attività cerebrale in un'area uditiva del cervello chiamata "giro temporale superiore", nonché nelle regioni corticali responsabile della pianificazione dei movimenti motori necessari per la produzione vocale.

Nei neonati di età compresa tra 11 e 12 mesi, l'attivazione del cervello era diversa: l'area motoria è attivata più intensamente per i suoni del linguaggio non nativo rispetto al linguaggio nativo, perché è necessario uno sforzo maggiore per prevedere quali movimenti crea il discorso. nativo.

Sapevamo già quanto sia importante parlare ai bambini fin dall'inizio (anche prima della nascita), ma è bene continuare a fare ricerche sulle procedure di percezione del linguaggio da parte dei bambini.

Insomma, non smettere di parlare con la tua piccola come una bambina, di cantare le sue babysitter, di raccontarle storie ... perché Il cervello del bambino si sta attivamente preparando a sorprenderci con le sue prime e attese parole. È affascinante l'abilità che hanno da quando erano così giovani e sicuri che la ricerca futura continuerà a sorprenderci.