Embryoscope, il futuro della fecondazione in vitro

Qualche giorno fa è stato presentato Juan, il primo bambino al mondo nato cinque mesi fa grazie a Embryoscope, un nuovo metodo presentato come il futuro della fecondazione in vitro, grazie al quale le possibilità di gravidanza aumentano del 20 percento usando questa tecnica

Ai suoi genitori era stata diagnosticata l'infertilità primaria di origine sconosciuta e dopo aver subito tre inseminazioni artificiali senza successo hanno deciso di provare la fecondazione in vitro (Istituto di infertilità di Valencia), dove avevano iniziato a lavorare con Embryoscope.

È un'incubatrice che consente di osservare in ogni momento, come se fosse un cinema, il momento esatto di divisione e consumo di ossigeno dell'embrione, due variabili necessarie per determinare quale di esse è la più praticabile per garantire il successo della fecondazione. Il grande vantaggio del metodo è che, a differenza di quello tradizionale, non è necessario manipolare gli embrioni ed esporli a cambiamenti di luce e temperatura che potrebbero alterarne lo sviluppo.

Embryoscope è stato sviluppato in Danimarca dopo 10 anni di ricerca e consente di tenere traccia dell'evoluzione di tutti gli embrioni contemporaneamente e in tempo reale durante le prime 72 ore.

Scatta costantemente fotografie ogni 10 o 15 minuti che vengono poi compresse in un film per conoscere il momento esatto della divisione cellulare, che dovrebbe verificarsi tra le 25 e le 30 ore dopo la fecondazione.

È un progresso affascinante e pieno di speranza per i genitori che si sottopongono alla fecondazione in vitro, essendo in grado di vedere le tue possibilità di diventare genitori sono aumentate del 20% grazie a questa nuova incubatrice.

Un altro grande vantaggio che ne deriva, oltre ad aumentare le possibilità di gravidanza, è che migliorare la selezione ridurrebbe il trasferimento di più embrioni diminuendo gravidanze multiple, uno dei maggiori svantaggi attualmente derivati ​​dalla fecondazione in vitro.