Lascia un'infermiera per il rischio di allattamento

Un giudice ha dato la ragione a un'infermiera che aveva richiesto un congedo a causa dei rischi per la salute di suo figlio durante l'allattamento, sebbene le sia stato negato dall'INSS e dalla direzione delle cure specializzate della provincia dell'Ospedale de León, dove lavora. Questa è una grande notizia per questa madre e anche per tutti coloro che vogliono difendere i propri diritti legali per godere di un livello basso se il loro lavoro mette a rischio l'allattamento.

La madre sosteneva che nel suo posto di lavoro era in contatto quotidiano con prodotti chimici e biologici, perché doveva maneggiare fluidi organici. Inoltre, i turni di lavoro obbligatori hanno interferito con l'allattamento al seno e i ritmi del bambino.

Entrambe le circostanze sono state decisive per il giudice nel ritenerlo il lavoro l'ha messa a rischio e potrebbe danneggiare il bambino durante l'allattamento, per il quale gli è stato concesso un permesso durante il periodo legalmente previsto, cioè fino ai nove mesi di sua figlia, condannando l'INSS a riconoscere il suo diritto e a pagargli il corrispondente vantaggio economico.

Trovo deplorevole che siano proprio gli organismi a proteggere la salute che hanno negato a questa madre il diritto di avere un allattamento al seno sicuro per lei e il suo bambino, ignorando che il diritto alla salute è al di sopra delle esigenze dell'organizzazione del lavoro di un ospedale. Questo atteggiamento dice molto sulla reale posizione assunta dalle autorità sanitarie riguardo all'importanza dell'allattamento al seno.

Quando viene prodotta questa notizia, adoro raccontarla ai nostri lettori. Le madri che allattano hanno una serie di diritti riconosciuti dalla legge, ma a volte trovano molto difficile esercitarli, specialmente quando considerano il loro lavoro un rischio per l'allattamento.

E quando un giudice fornisce loro la ragione, come in questo caso in cui a un'infermiera dell'Hospital de León è stata data la ragione del rischio di allattamento, Penso che tu debba applaudirla per essere coraggiosa e giudicare coerente, e capire che altre madri potranno beneficiare della sentenza, sperando, naturalmente, che la prossima volta il diritto della madre che allatta verrà riconosciuto senza dover ricorrere a un processo da rispettare.